Abbiamo ricevuto notizia di un incontro organizzato il 27 gennaio presso il Circolo Antella, che equipara la Shoà alla guerra a Gaza. Di seguito il comunicato stampa che stiamo immediatamente lanciando.
La Comunità Ebraica di Firenze esprime sconcerto dopo aver avuto notizia dell’evento organizzato da A.N.P.I. Sezione di Bagno a Ripoli presso il C.R.C. Antella per il prossimo 27 gennaio in collaborazione con AssoPace Palestina.
Dispiace dover ricordare a chi dovrebbe, per proprio statuto, avere a cuore la memoria della barbarie fascista, che il 27 gennaio è una legge dello stato istituita proprio per riflettere sui crimini del fascismo italiano e la complicità con il nazismo. Il tentativo di creare inesistenti paralleli fra lo sterminio che il nostro paese ha contribuito a compiere, ottant’anni fa, di ebrei, Rom e Sinti, disabili, omosessuali e oppositori politici, e il conflitto che oggi insanguina dolorosamente il Medio Oriente ha un unico scopo e un unico risultato: annacquare la memoria delle responsabilità fasciste, creare alibi alla già fragile memoria italiana, allontanare la responsabilità della nostra società, che invece vanno ribadite e comprese, studiate per evitarne il ripetersi. Troppo comodo oggi gettare lo sguardo altrove, trincerarsi dietro nuovi “benaltrismi”, chiudere un occhio nei confronti dei colpevoli di allora, di cui come paese siamo eredi, per gridare alle colpe altrui, e in particolare degli eredi di quelle vittime.
Da vent’anni partecipiamo con convinzione alle celebrazioni che le articolazioni della società italiana svolgono il 27 gennaio, ripetendo a gran voce che il nostro sguardo, il 27 gennaio, non va rivolto solo alle vittime della persecuzione nazifascista, ma ai carnefici: che siamo noi, italiani ed europei. Oggi chi organizza e partecipa a questa iniziativa svilisce il lavoro di ventidue anni di Giorni della Memoria in Italia.
L’Associazione Nazionale Partigiani Italiani, sezione di Bagno a Ripoli, viene così a mancare al suo compito istituzionale e alla sua nobile vocazione, associandosi alle mille voci dei revisionisti di oggi, accodandosi alla marea montante di chi tende a riabilitare, rivalutare, giustificare il fascismo.
Per la Comunità Ebraica di Firenze,
il Presidente, Enrico Fink
L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia da sempre ha la massima cura memoriale e la massima consapevolezza dell’attualità del dramma delle persecuzioni razziali nate dal fascismo e dal nazionalsocialismo.
Sappiamo bene quanto quel germe covi tutt’ora, in forme esplicite ed implicite.
Riconosciamo con nettezza l’unicità disumana della Shoah.
Nell’avvicinarsi del Giorno della Memoria riconosciamo in particolare il pericolo di sminuirne il significato. Condanniamo con fermezza ogni tentativo di diluizione o deviazione.
La situazione di guerra in Palestina ed Israele, che con tanta drammaticità sta tornando a divampare a partire dal 7 ottobre scorso, non ha niente a che spartire con la ricorrenza del 27 gennaio. Tali accostamenti indeboliscono sia il Giorno della Memoria che la nostra richiesta di pace subito.
Il nome ed il simbolo dell’ANPI non possono essere associati ad altra posizione che non sia questa. È la nostra posizione di sempre.
Per questo prendiamo le distanze dall’iniziativa annunciata dalla sezione ANPI di Bagno a Ripoli per il prossimo 27 gennaio: va contro ogni logica, va contro la nostra storia.